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Poniamo un freno all’odio

Dalla cronaca e dai social arrivano continui attacchi contro chi si discosta – nei comportamenti, nello stile di vita, negli orientamenti, nelle caratteristiche fisiche… – dal “modello” di pensiero di altre categorie di persone. Manifestare civilmente i propri convincimenti è la base del vivere in una società democratica, ma non è accettabile che questo si trasformi in attacchi gratuiti, offensivi, che sempre più spesso sfociano in manifestazioni di disprezzo e di odio nei confronti di singoli o categorie fatti oggetto di critiche feroci. A farne le spese anche – ma non solo – la caccia e chi la pratica. Non è più accettabile leggere commenti aberranti e incitamenti all’odio verso i cacciatori o messaggi di esultanza in occasione di incidenti o disgrazie.

Certi comportamenti e manifestazioni non possono continuare a essere considerati solo come “colorite” manifestazioni di dissenso: sono frutto di un clima di odio che a loro volta contribuiscono ad alimentare e accrescere con pesanti risvolti sociali.

Per questo motivo Federazione Italiana della Caccia si è rivolta quest’oggi ai Capigruppo di tutti i Partiti e schieramenti politici della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica per chiedere loro un concreto intervento contro questo increscioso e diffuso malcostume.

Nello specifico dell’attività venatoria, il Presidente nazionale Massimo Buconi ha ricordato “l’attività quotidiana di singoli e gruppi che sembrano trovare la loro unica o massima soddisfazione nel denigrare chi svolga attività venatoria, magari plaudendo in caso di incidente o peggio di morte dei cacciatori, l’irridere o l’offendere la loro memoria come si è dovuto assistere in ogni episodio avvenuto negli ultimi anni e di recente accaduto in occasione dell’incidente occorso a un giovane cacciatore trentino che ha trovato la morte scivolando da un sentiero.

Un clima sociale che oltre a risultare odioso a qualsiasi persona dotata di comune buon senso, oltre a integrare il reato di diffamazione, alimenta manifestazioni di intolleranza all’interno della società, tali da mettere a repentaglio l’ordine pubblico”.

L’iniziativa non si esaurisce in una semplice richiesta di attenzione: Federcaccia ha sottoposto a tutti i gruppi politici un DDL di modifica al Codice Penale predisposto dal proprio Ufficio Studi Giuridici e Legislativi, che prevede un inasprimento delle pene previste dalla normativa vigente per contrastare in modo concreto ed efficace queste espressioni di prevaricazione e persecuzione nei confronti di intere categorie di cittadini, cacciatori e no.

Attendiamo adesso dalla politica una risposta altrettanto decisa e concreta, che riporti il rispetto e l’equilibrio al centro del vivere civile.

Guarda il video del Presidente su https://www.youtube.com/shorts/bVsNqxNB27g 

Autore

Fidc è l’associazione storica dei cacciatori Italiani, nata nel gennaio del 1900, che ha fatto parte dei Soci Fondatori del Coni.

Da oltre 100 anni quindi Federcaccia si impegna per tutelare il cittadino cacciatore, promuovendo l’attività venatoria ed operando al fine di difendere la sua tradizione e facilitarne la diffusione.

La Federazione nazionale elabora indirizzi generali per la gestione del territorio e della fauna selvatica, per lo svolgimento della attività venatoria, promuove la caccia e tutela gli interessi dei cittadini cacciatori. La Fidc aderisce alle associazioni venatorie europee ed internazionali sempre senza scopi di lucro.